Comune ticinese del distretto di Lugano, Svizzera. E' situato in Val Mara, a 609 m. s/m, ai piedi del Monte Sighignola, nella parte occidentale del massiccio del Generoso, a pochi chilometri dal valico per Lanzo d'Intelvi e l'omonima valle. Ci si arriva con l'autopostale dalla stazione FFS di Maroggia.
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Si estende su una superficie di 850 ettari. Confina con Maroggia, Rovio, Pellio Superiore, Lanzo, Lugano, Campione e Bissone. Arogno si trova a ca. 15 Km da Mendrisio e da Lugano ed è servito comodamente da un servizio di autopostale. Ad esempio è possibile raggiungere la stazione di Lugano partendo da Arogno con i mezzi pubblici in 30'. Negli ultimi decenni ha registrato un notevole sviluppo edilizio, che ha portato alla formazione di nuovi insediamenti sulla sponda destra della valle. Attualmente conta 1000 abitanti. Ha 2 sezioni di scuola per l'infanzia; 3 sezioni di scuola elementare; gli allievi più grandi frequentano invece la scuola media di Riva S. Vitale. Con Rovio e Salorino, Arogno è entrato a far parte della "Regione Valle di Muggio, Val Mara e Salorino". |
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Lo stemma del villaggio presenta un'immagine di capro in colore nero su sfondo giallo, sormontato da una stella rossa a cinque punte. Si ricorda così l'antica vocazione del villaggio all'allevamento di capre. |
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Arogno, per le sue caratteristiche architettoniche e paesaggistiche, è stato segnalato come villaggio di importanza nazionale dall'ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere). Esposto a sud, a forma di semicerchio, con un interessante sistema viario costituito da vicoli, scalinate e sottoportici, il villaggio presenta pregevoli piazzette dalle notevoli qualità storico-architettoniche. Fra gli edifici più importanti segnaliamo la chiesa parrocchiale di Santo Stefano e l'Ossario, di epoca barocca, oltre a Piazza Adamo da Arogno con i suoi pregevoli edifici, retaggio della tradizione degli artisti locali. Arogno fu patria di artisti, attivi in tutta Europa, i quali, durante i rientri stagionali, non mancarono di abbellire con la loro arte il villaggio. Pure interessanti sulle sponde della valle sono i numerosi terrazzamenti, utilizzati in origine per la coltura della vite e dei cereali. Possiamo considerare tali tracce come l'espressione della necessità, per la passata economia contadina prevalentemente autarchica, di sfruttare con cura e competenza le risorse territoriali disponibili. (testi tratti dal sito internet "Reza e Associati") |
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