Orto per tutti

Orto sperimentale

Nei pressi della villa Ebauches il Municipio ha deciso di coltivare un orto sperimentale con il metodo della paciamatura. Per mostrare ai cittadini un metodo di coltivazione che mira alla diminuzione dell'utilizzo d'acqua e il riciclo dei rifiuti vegetali.

 

Questa esperienza può contare sulla consulenza dal Tecnico in nutrizione e Municipale di Locarno Pierluigi Zanchi.

 

Nel corso del 2022 è stata organizzata una serata informativa alla popolazione e sono state organizzate due giornate d'incontro dove è stato spiegato come realizzare la paciamatura iniziale e la posa delle piantine.

In un secondo momento è stata fatta una consulenza e la visita negli orti dei cittatini coltivati con questo metodo.

 

Per chi si fosse perso la serata del 10 marzo 2022, avete la possibilità di rivedere la presentazione in video: L'orto Sperimentale Urbano a cura di Edmond Lipp.

 

Non bisogna avere il pollice verde né particolari conoscenze in orticoltura. Non bisogna passarci ore a faticare né avere a disposizione ettari di superficie. Lo si può fare ovunque, anche sul balcone di casa.

 

Il metodo è semplice: stendere sul terreno una massa organica fatta di fieno, scarti vegetali e scarti crudi di cucina.

 

Lo ha sperimentato con successo un gruppo di cittadini di Locarno, capitanati dal tecnico in nutrizione umana e municipale Pierluigi Zanchi.


“locarno-campagna.jimdofree.com/gli-orti”.

 

Il Comune ha deciso di testare questo metodo, nella speranza di suscitare interesse nei cittadini. Chissà, magari, un giorno, Arogno potrà fregiarsi dell’appellativo ‘paese degli orti’

Perché gettare nei rifiuti gli scarti del giardino o quelli crudi di cucina? Sono una risorsa preziosa per il suolo e migliorano la qualità del terreno.

 

Il ‘metodo della pacciamatura’ consiste nel recuperare gli scarti vegetali domestici e utilizzarli per ‘nutrire’ l’orto.

 

Si può usare tutto: rami, foglie, erba, bucce, … basta stendere il materiale organico sopra un terreno o in una cassetta e se ne ricava una ‘pacciamatura’ (coltivazione elementare) che impedisce la crescita delle malerbe, mantiene l’umidità del suolo e impedisce l’erosione del terreno.

 

L’ideale sarebbe triturare gli scarti per velocizzare la trasformazione dei resti vegetali in materiale organico.

Una volta creato il substrato non resta che piantare le verdure e attendere il periodo del raccolto.

 

Una pianta ha bisogno di diverse sostanze ed elementi che trova nel suolo, come l’acqua, l’azoto, il fosforo, il potassio, il calcio, il magnesio, ….

 

Questi nutrienti l’aiutano a crescere e poi vengono immagazzinati nelle foglie, nel tronco, nelle radici e nei frutti.

 

Perché non lasciare allora che queste sostanze tornino nel terreno una volta che le foglie cadono o la pianta muore?

 

Un terreno fertile e ricco di sostanze nutritive garantirà una crescita alle nuove coltivazioni.

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