Veronica Carmine (1974) ha studiato etnologia, Volkskunde e italianistica all’università di Basilea con il professor Ottavio Lurati.
Per alcuni anni ha lavorato come redattrice della Svizzera italiana per la Zentralbibliothek nella realizzazione del progetto sostenuto dal Fondo Nazionale “Repertorio dei fondi antichi a stampa della Svizzera” e ha collaborato con l’Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana.
Interessata fin dai primi anni di università alla conoscenza delle realtà (pre-)alpinee, ha deciso di conoscere le diverse realtà storiche e culturali delle nostre valli entrando in diretto contatto con la gente. Dopo una prima esperienza di ricerca di campo per il Museo regionale delle Centovalli e del Pedemonte ha voluto approfondire il valore della storia orale, cercando di affinare nella pratica la metodologia della conduzione delle interviste ai testimoni orali disposti a raccontarsi e raccontare la loro comunità.
Attualmente è impegnata quale curatrice di due piccoli musei etnografici del Locarnese, il Museo di Val Verzasca (Sonogno) e il Museo Onsernonese (Loco).
Tra le pubblicazioni:
- Storia di vita contadina nel nucleo di tre case a Cugnasco.
In: “Bollettino scientifico del Museo all’aperto delle case contadine svizzere Ballenberg” (Brienz 2003)
- Inattesa memoria. Storie di vita nelle alte Centovalli.
edito dalla Fondazione Museo Regionale delle Centovalli e del Pedemonte, tip. Cavalli, Intragna 2008
- Percorsi librari sulle Alpi. Il fondo antico del Convento di Faido.
In: I Frati in Leventina. 400 anni del Convento dei Cappuccini a Faido
- Attività pastorale e culturale dal 1607.
A cura di Stefano Bronner OFMCap e Christian Schweizer. Helvetia Franciscana 37 (2008).
Luzern 2008, 126-152
- Tradizione innovativa.
Ricerca in onomastica per l’OLSI,
prossima pubblicazione presso il Bollettino storico della Svizzera italiana.